Cavin srl
La Puglia il territorio ideale per la viticoltura
La Cavin S.r.l. Italy opera in un’area di grande tradizione vitivinicola, infatti la produzione vinicola della Puglia è tra le più importanti in Italia per quantità e negli ultimi anni sempre più anche per qualità. Il vino Pugliese che per anni prendeva la via del nord destinato ad altre regioni e ad altre zone dell’Europa dove veniva utilizzato come vino “da taglio” per rinforzare i vini locali, conferendo colore, corposità e gradazione alcolica.
Negro Amaro, Primitivo e Uva di Troia sono uve che negli ultimi anni hanno guadagnato la ribalta internazionale, segnando la ripresa dei vini della Puglia.
L’importanza dello sviluppo della viticoltura e della produzione del vino fu ben compresa anche da Federico II che fece piantare migliaia di viti nella zona di Castel del Monte, importando le piante dalla vicina Campania.
La Puglia ha un territorio dedicato alla viticoltura di circa 95.000 ettari, dei quali la grande maggioranza si trova in pianura. Partendo da nord, incontriamo il Gargano, un promontorio formato da calcare e rocce eruttive, a seguire, sempre in provincia di Foggia, troviamo il Tavoliere; le Murge, area molto estesa che copre le province di Barletta-Andria-Trani, Bari e Brindisi e infine il Salento con la provincia di Lecce e parte di quelle di Brindisi e Taranto. si sta ora cercando di valorizzare il territorio raggiungendo dei livelli qualitativi di tutto rispetto per alcuni vini soprattutto a base di vitigni autoctoni. Soprattutto nella zona tra Brindisi e Taranto, la forma di allevamento più diffusa è l’Alberello, che però sta venendo sempre più sostituito dalla Spalliera.
Bisognerà attendere gli anni 1990 perchè si registri in Puglia una nuova consapevolezza delle potenzialità enologiche della regione da parte di produttori locali e anche di cantine provenienti da altre regioni d’Italia.
I vitigni della Puglia
In Puglia si producono non solo vini rossi e i rosati, ma anche interessanti vini bianchi, soprattutto da uve autoctone, quali il Bombino Bianco, Malvasia Bianca, Verdeca, Fiano, Bianco d’Alessano, Moscato Bianco e Pampanuto. Lo Chardonnay, nonostante sia un’uva che non ha legami “storici” con la Puglia è, di fatto, l’uva bianca più coltivata e diffusa della regione. Le uve a bacca rossa più diffuse in Puglia sono: Negro Amaro, Primitivo, Uva di Troia, Malvasia Nera (di Lecce e di Brindisi), Montepulciano, Sangiovese, Aglianico, Aleatico, Bombino Nero, Susumaniello e Ottavianello, nome con il quale nella regione si chiama il Cinsaut. Non mancano le uve internazionali, su tutte Merlot e Cabernet Sauvignon. Nonostante questa ricchezza ampelografica, la Puglia è principalmente famosa per il Negro Amaro, Primitivo e Uva di Troia, ciascuna nelle proprie zone di elezione, il Negro Amaroal sud della regione, nel Salento, mentre la zona centrale è la terra del Primitivo, e l’Uva di Troia è la varietà più diffusa nella parte settentrionale.
Le zone di produzione del vino in Puglia
In Puglia il vino è prodotto praticamente ovunque, rappresentando non solo una risorsa economica ma anche un legame con la tradizione e alla cultura di questi luoghi. La produzione vinicola della Puglia è favorita anche dal clima e dalla quantità di sole che la terra riceve nel corso dell’anno. L’alberello è il sistema colturale più diffuso in Puglia poiché consente alla vite di sfruttare al massimo le risorse del suolo, migliorando la qualità dell’uva e quindi del vino.